venerdì 1 dicembre 2017

In una lontana città - l'adolescenza vissuta da adulti

Uno dei primi titoli che ho preso in biblioteca (momento per assaporare queste parole: ho preso in biblioteca. Preso. in. biblioteca. Quasi mi commuovo ç_ç)... dicevo: uno dei primi titoli che ho preso in biblioteca dopo il mio arrivo a Bologna è stato In una lontana città di Taniguchi. In questa biblioteca, nell'area ragazzi, ci sono diversi manga tra cui un buon numero di quei classici che "vorrei leggere tantissimo ma costano l'ira di Dio"). Ora, faccio un attimo la peppia perchè non tutti i titoli presenti sono propriamente per ragazzi, ma mi dispiace un po' che si continui a fare l'associazione "fumetti = roba per ragazzi", anche perchè parlando del titolo in questione, non penso sia molto appetibile per un pubblico di ragazzini/adolescenti. Non tanto perchè contenga scene forti (tutt'altro!), ma perchè è una storia chiaramente indirizzata a un pubblico adulto che deve appunto "riscoprire" l'adolescenza, non viverla per la prima volta.


Protagonista della storia è infatti un uomo sulla quarantina, un comune impiegato con una famiglia tradizionale che, di ritorno da una bevuta con i colleghi, prende per istinto il treno diretto al suo paesello d'origine. Qui si reca sulla tomba della madre e, in seguito a un evento misterioso, si ritrova nel suo corpo di adolescente, pur mantenendo la sua consapevolezza di adulto, nel "mondo" della sua adolescenza.


Dopo aver superato lo shock, l'uomo deciderà di godersi la sua rinnovata adolescenza, ora doppiamente apprezzata. Passano i giorni e l'uomo si rende conto che la sua esperienza da adulto sta in qualche modo influenzando il suo passato (è più bravo a scuola, per esempio, e sa cosa sarà popolare di lì a qualche anno o dove un suo amico nascondeva i giornaletti porno), tanto che si ritrova a vivere una storia d'amore mai vissuta! Allora sarebbe possibile cambiare il suo passato e quindi il suo presente? Con questa speranza, l'uomo-ragazzo decide di cercare di cambiare un evento che ha sconvolto la sua famiglia, ovvero la sparizione di suo padre che, nella sua "seconda adolescenza" è ancora con loro e sembra pienamente soddisfatto della sua vita. Cosa lo ha spinto ad abbandonare i suoi cari? Il protagonista riuscirà a fermarlo prima che sia troppo tardi?

Arrivato ad un certo punto della lettura, la risposta si faceva prevedibile, ma non per questo è stata meno coinvolgente. Ero davvero curiosa di sapere dove sarebbe andato a parare Taniguchi, pur sapendo che un finale in stile "fantasy" non sarebbe stato troppo nelle sue corde (anche se di lui ho letto solo "L'uomo che cammina" anni fa, quindi potrei essermi fatta un'impressione sbagliata). La conclusione è, infatti, parecchio malinconica, ma con una piccola nota positiva per lasciare il lettore con un mezzo sorriso. [SPOILER] Il passato non si può cambiare e proprio per questo bisognerebbe vivere il presente al massimo delle nostre possibilità, dato che questo presente diventerà il nostro passato, un giorno. [FINE SPOILER]
Le uniche note stonate per me sono state l'eccessiva naturalezza del protagonista nel rivelare eventi futuri  (rischiando di passare per strambo) e la love story con la compagna di classe, dato che comunque lui ha pur sempre la mente di un adulto. Per fortuna il tutto è gestito in modo molto casto e innocente, ma ammetto di averla trovata un po' inquietante. x'D

Friendly Reminder: Lui ha 45 anni.
Il tono dell'intera narrazione è molto posato e la nostalgia per il passato è palpabile, essendo un tema fondamentale del manga. Chi non sarebbe nostalgico nel rivedere gli amici di un tempo e, nel caso del protagonista, rivedere la propria famiglia ancora unita? Il momento in cui rivede la madre, per esempio, mi ha commossa nella sua semplicità e immediatezza.
Lo stile di Taniguchi è abbastanza noto penso, ma comunque lo si potrebbe descrivere come realistico (anche se permangono degli elementi "manga" tipici), pulito, preciso, morbido e attento al dettaglio. Le proporzioni sono sempre perfette e i personaggi hanno corporature anche abbastanza robuste rispetto alla media dei manga. Non sono presenti deformed o soluzioni più "pop", motivo per cui è un autore molto apprezzato anche da chi non legge solo o spesso manga. Si fa leggere in maniera molto intuitiva, motivo per cui lo consiglierei a chi vuole iniziare a leggere manga o fumetti in generale. Con Taniguchi di sicuro non c'è il rischio di confondersi, visto l'aspetto ordinato delle sue tavole.
Personalmente è uno stile che rispetto e apprezzo, ma con moderazione, soprattutto a causa di espressioni facciali che non sempre mi convincono, ma qui si parla di gusto personale.

Per concludere: questa lettura mi è piaciuta e mi ha coinvolta, soprattutto nella prima parte, anche se non lo inserirei in una lista di titoli preferiti. Consiglierei questo manga a chi ha voglia di lasciarsi trasportare dalla nostalgia e dalla malinconia, ma senza struggersi troppo. Penso che un adulto, o comunque un non-adolescente, possa apprezzarlo di più rispetto a chi sta vivendo adesso l'adolescenza e quindi non riesce a vederla con l'occhio della nostalgia. La storia è piuttosto breve (due volumi) e l'autore riesce a mantenere vivo l'interesse pur procedendo a un ritmo pacato da slice of life ma sempre scorrevole, riuscendo a trasportarci con successo nella mente del protagonista.
Credo che proverò altro di questo autore. Avete consigli? Ho visto che in biblioteca hanno "l'olmo", "allevare un cane", "ai tempi di bocchan" e altri... sicuramente so dove poter attingere +_+ 

L'edizione che ho letto io è quella della Coconino Press (due volumi, 14 euro l'uno). Non avevo mai letto nulla della Coconino e devo dire che è un'edizione niente male come formato, più grande dei soliti tascabili, ma niente affatto pesante, quindi si riesce a leggere bene anche tenendolo addosso a letto, cosa per me fondamentale. Scusate se non metto mai i cm ma è un dato che non riuscirò mai a ricordarmi di inserire.^^"
Non ci sono pagine a colori, il che è un po' una fregatura visto il prezzo. Da segnalare,
inoltre, che le tavole sono ribaltate per volere dello stesso Taniguchi, ma spesso capita che le vignette ne risentano e quindi, pur essendo una tavola all'occidentale, le vignette vanno lette da destra a sinistra. Fortunatamente le vignette coinvolte in questo pastrocchio spesso sono dialoghi quotidiani che si "riaggiustano" a colpo d'occhio, ma in effetti la cosa mi ha dato fastidio e per 14 euro mi sembra un elemento importante da segnalare (poi io non l'ho pagato perchè l'ho preso in biblioteca, ma questa è un'altra storia *ç*).
La traduzione (di Maria Chiara Migliore) a volte mi suonava un po' ingessata nell'uso di alcune espressioni tipo "io-so-tutto" invece di "so-tutto-io" (intendendo il secchioncello di turno, insomma XD) oppure "mosse ben strane". Comunque per il resto fila tutto liscio. Oltretutto la storia è ambientata negli anni '60, quindi forse era una cosa voluta per dare l'idea di un linguaggio un po' diverso...?
So che esiste anche un'altra edizione della Rizzoli, ma non ho avuto modo di visionarla. Della Coconino esiste anche un'altra edizione (credo accorpata in un solo volume) dal titolo "Quartieri lontani".

13 commenti:

  1. Senza consigli: Taniguchi è da leggere, quindi vai tranquilla su tutto.
    Questo, cazzarola, ancora mi manca ma è meraviglioso già dalla tua recensione.
    Amo la maestria di Taniguchi nel narrare queste cose, piccole cittadine, posti quotidiani.
    Un grande, per sempre.

    Moz-

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    1. Allora magari rimando giusto quelli sui cani perché non voglio piangere ;P
      Riesce subito a far immergere nell'atmosfera della storia. Spero che riuscirai a recuperarlo presto ^^

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  2. Allora io ho l'edizione della Coconino in due volumi, ovvero quella che hai letto tu. Il formato è 17x24 tipo le g novels e mi ricordo che la carta era buona. Dell'edizione Rizzoli (che è piu facile da trovare) ne ho sentite peste e corna,refusi e tante altre cose. Ora non ricordo, forse dicevano anche che la lettura era all'occidentale. In ogni caso ho sentito diverse brutte voci, per cui sono contenta di avere l edizione Coconico, perchè a me questo titolo era piaciuto TANTISSIMO ed è uno dei miei preferiti di Taniguchi.
    Altri suoi manga che mi sono piaciuti molto sono Al tempo di papà, Allevare un cane e altri racconti e L'olmo e altri racconti.

    Per questo manga hai detto tutto tu,e ho adorato Friendly Reminder: Lui ha 45 anni. AHAHHA XD

    Un abbraccio!

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    1. Grazie! Sempre efficientissima! :*

      Anche in questo forse c'è qualche refuso eh! Purtroppo però non posso controllare perché li ho restituiti ;_;
      In questa la carta è buona, hai ragione, anche se ha questo problema delle tavole ribaltate ma non troppo che è un po' fastidioso, visto anche quello che costa :/

      Tra i prossimi prestiti a tema Taniguchi pensavo proprio di prendere L'Olmo ^^ avendo molte letture obbligatorie per gli esami, per ora preferisco prendere miniserie o volumi autoconclusivi, ma più in là prenderò anche gli altri.
      Hanno pure qualche chicca trashona x'D

      LOL era troppo inquietante questa cosa! Prima pensavo: "che carini" e poi "no aspetta... D:"

      Baci! :*

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  3. W le biblioteche con i manga!!! Questo titolo è piaciuto molto anche a me**
    Ti consiglio vivamente l'Olmo che mi ha molto colpita e, ovviamente, Al tempo di papà!

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  4. Desidero leggere qualcosa di Taniguchi da moltissimo tempo, ogni volta che vedo i suoi titoli in giro sento il classico richiamo della foresta... ciò che mi ha fermata ovviamente è il prezzo ç_ç dovrei imparare a fare come te (e gli altri lettori povery come me) e rivolgermi alla biblioteca, ma io sono una di quelle lettrici possessive che non ce la fa proprio a non conservare in libreria ogni cosa che leggo... Tra l'altro, dubito proprio che le biblioteche a me vicine abbiano dei fumetti. Tsk.

    A parte questi fattacci personali, mi sono proprio gustata questa tua recensione, molto evocativa e sensibile come dev'essere la storia narrata. Le parti in cui sottolinei la vera età del protagonista mi hanno fatta morire ahahaha XD

    Un abbraccio!

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    1. Ti capisco benissimo! Purtroppo gli albi di Taniguchi (e della Coconino che io poi ho chiamato CoconiCo per anni lol) costano un bel po' rispetto ai manga soliti (anche se il formato giustifica il prezzo). Anche io sono abbastanza possessiva, infatti penso che quelli che mi piacciono particolarmente cercherò di comprarli prima o poi,magari all'usato. Neanche da me c'erano biblioteche vicine o fornite di manga e fumetti ;_; cercherò di sfruttare questa il più possibile! +_+

      Grazie <3 Taniguchi è un autore molto delicato, ma a me piace sempre inserire qualche elemento trash/scemo nei post, quindi sono contenta che abbia fatto ridere! x'D

      Baci! :*

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  5. Ho quest'opera ma è passato talmente tanto tempo da quando l'ho letta che dovrei sinceramente rileggerla perchè ricordo poco.

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    1. Si rilegge in poco tempo per fortuna, ma capisco che gli arretrati "freschi" non mancano mai XD

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  6. Jiro Taniguchi è stato un maestro di tale grandezza che ne sentiremo la mancanza per tantissimo tempo... La sua grande tecnica grafica andava di pari passo con la sua abilità narrativa, quasi sempre "pacata", ma sempre incredibilmente coinvolgente. Mi ha sempre colpito tanto la sua capacità di farsi comprendere da chiunque, anche da chi - come noi - è lontanissimo da una certa cultura e da certi modi di pensare e di vivere.
    Purtroppo per me non ho ancora letto "In una lontana città", ma conto di colmare questa lacuna il prima possibile.
    Bella recensione, come sempre :)

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    1. Concordo! Ed è sorprendente anche come riesca a coinvolgere anche chi, magari, ha poca dimestichezza con i fumetti (giapponesi e non).
      Spero riuscirai a trovarlo presto (anche a un prezzo conveniente, magari, che non fa mai male XD).
      Grazie! A presto! :)

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  7. Solamente leggere Taniguchi in biblioteca vale tutto il post :D

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