Come ormai saprete, ho un rapporto alla odi et amo con la scrittrice americana Anne Rice a causa delle sue bizzarie (che o piacciono alla follia o si detestano) e della sua tendenza a rimettere mano a serie che non dovrebbe più toccare (*hem heem*), ma alcuni dei suoi romanzi sono stati per me molto importanti e mi hanno fatta avvicinare alla lettura con un approccio diverso. Non la ritengo la mia scrittrice preferita (non ne ho ancora trovato uno, di autore preferito!), ma posso dire che ha scritto alcuni dei miei romanzi preferiti e, in fondo, ci sono anche affezionata. Motivo per cui continuo a recuperare suoi romanzi, soprattutto quelli più datati, nella speranza di trovarci quella magia e quell'ispirazione che le sono proprie quando è in stato di grazia. Questa volta, mi sono trovata davanti a un "ni".
Lo Schiavo del Tempo (in originale Servant of the Bones) è un romanzo singolo del '96 in cui troviamo temi a lei cari come il precetto che accompagna sempre le sue creature, anche quelle più dannate, ovvero "imparare, amare, essere caritatevoli".