Ringraziate che io abbia scelto questo titolo perchè sono una signorina a modo (menzogne!), perchè Masurao meriterebbe tanti di quei sottotitoli indegni che neanche le battute tristi del sabato sera, poi capirete perchè.
Questa serie la conoscevo già da tempo per sentito dire, ma non mi aveva mai interessata più di tanto. Ha suscitato il mio interesse solo quando ho scoperto che l'autore è niente poco di meno che Shin'ichi Sakamoto (Innocent, The Climber) e dato che è un mangaka che mi affascina molto, ho ben pensato di recuperare tutti i suoi manga editi in Italia.
In The Climber, Sakamoto ha maturato le sue doti artistiche, dimostrando di saper affrontare con abilità tecniche e con un approccio quasi poetico la rappresentazione di un uomo singolare, Buntaro Mori, scalatore solitario; in Innocent ci sta raccontando la storia moralmente ambigua e straziante di Charles Henri Sanson, boia di Parigi durante la Rivoluzione. Insomma, pare essere un autore che sforna titoli "pesanti", eppure... Andando indietro nel tempo, scopriamo gli altarini! E viene fuori un Sakamoto che si occupa di un'altra figura maschile tragica, quella di Takeshi Yamato: un ragazzo che... ce l'aveva troppo grosso. *musica drammatica in sottofondo*
In The Climber, Sakamoto ha maturato le sue doti artistiche, dimostrando di saper affrontare con abilità tecniche e con un approccio quasi poetico la rappresentazione di un uomo singolare, Buntaro Mori, scalatore solitario; in Innocent ci sta raccontando la storia moralmente ambigua e straziante di Charles Henri Sanson, boia di Parigi durante la Rivoluzione. Insomma, pare essere un autore che sforna titoli "pesanti", eppure... Andando indietro nel tempo, scopriamo gli altarini! E viene fuori un Sakamoto che si occupa di un'altra figura maschile tragica, quella di Takeshi Yamato: un ragazzo che... ce l'aveva troppo grosso. *musica drammatica in sottofondo*