lunedì 27 marzo 2017

Est em - un'autrice da tenere d'occhio!

Il post di oggi sarà un po' una macedonia di titoli, accomunati dal fatto di essere stati tutti scritti e disegnati da Est em, un'autrice forse un po' di nicchia che ho scoperto solo di recente, nonostante conoscessi il suo nome da qualche tempo ormai.
Est em si dedica principalmente a storie brevi e raccolte di racconti, ma al momento ha in corso anche delle serie un po' più lunghe (come Golondrina e Ippo che non ho ancora avuto il piacere di leggere). Non ho ancora recuperato tutti i suoi lavori e mi sono dedicata solo ai suoi volumi unici e alle sue one shot. Avendo sentito parlare molto bene di questa autrice, ho nutrito fin da subito grandi aspettative e, salvo qualcosina, devo dire che fino ad ora non mi posso di certo definire delusa! 

giovedì 23 marzo 2017

Annarasumanara - la maledizione dell'asfalto


Si dice che in un parco dei divertimenti abbandonato viva un uomo un po' matto che si crede un vero mago e che quando lo si incontra chiede: "Do you believe in magic?"
Yoon Ai risponderà: "No".

sabato 18 marzo 2017

A questo cavaliere hanno tagliato la testa, quello che succede dopo ha dell'incredibile

Prima di tutto, ringrazio la mia amica Cate(💕) per aver suggerito un titolo degno delle peggiori pagine Facebook clickbait.
Avvertenze: il seguente post contiene un alto tasso di idiozia, non essendo una recensione. E' tutto quindi altalmente (s)oggettivo!

Ci sono quei momenti, nella vita, in cui sento la necessità di colmare alcune lacune (o riempire alcune lagune, come scrisse una volta un ex alunno di mia madre), soprattutto se si tratta di argomenti di cui non puoi non sapere assolutamente nulla dato che Internet pullula di meme e riferimenti e, quindi, se non sai almeno due informazioni messe in croce non riesci nemmeno a goderti le parodie. Così, spinta dalle migliori intenzioni di questo mondo, le stesse che mi animarono a recuperare quel grandissimo classico shoujo che è Hokuto no Ken, ho deciso di recuperare un grande classico del boys'love, ovvero: Un'armatura dischiusa tra i petali del cosmo per Seiya.

lunedì 13 marzo 2017

Yuri on Ice! - Amore sul ghiaccio

Arrivo molto in ritardo nel commentare questa serie, ma sono sempre stata indecisa se scrivere il mio parere o lasciar perdere, visto che se ne è parlato ovunque e in tutte le salse possibili XD Pensavo di fare un unico post con Kyoukai no Kanata, ma stava venendo fuori troppo lungo quindi, alla fine, questo titolo si è preso di prepotenza un post tutto per sè, contro ogni mia previsione!

Yuri on Ice è una serie di recente uscita sul pattinaggio artistico maschile composta da 12 episodi e l'anno prossimo vedremo di sicuro una seconda serie. Sui social è stato spammato così tanto che molto probabilmente il pubblico che lo conosce è suddiviso tra adoratori indefessi e altri che invece non ne possono più di sentirlo nominare. Capisco l'antipatia che molti possono provare verso i titoli eccessivamente pubblicizzati e io stessa tendo al recupero solo dopo che è passato lo tsunami di commenti, ma secondo me è una serie che merita un'occasione, perchè è comunque molto divertente da seguire.

Yuri in primo piano, a sinistra Yuri-Russo e a destra Viktor

La trama è semplice: Yuri Katsuki è un giovane pattinatore che, a causa del suo carattere insicuro, non riesce mai ad ottenere un completo successo. Un giorno, in seguito ad un video diventato virale, in cui riproduceva la coreografia del suo idolo Viktor Nikiforov, si ritrova il suddetto a casa sua pronto a fargli da coach per il prossimo campionato! In tutto ciò si inserisce un omonimo russo di nome Yuri Plisetsky che si prospetta essere il classico rivale del protagonista, anche se vedremo che avrà un'evoluzione autonoma.
 Il rapporto tra Yuri e Viktor andrà a toccare praticamente tutti i possibili risvolti delle relazioni umane: dall'ammirazione a senso unico al rispetto reciproco, ma anche dall'amore platonico all'attrazione fisica. Il tutto però non viene mai ribadito a chiare lettere con dichiarazioni tradizionali da shoujo/BL manga, ma certi gesti sono inequivocabili! Certo, avrei preferito una maggiore presa di coscienza esplicita da parte di Yuri, ma non si può dire di certo che sia contrario alle avances di Viktor, dato che poi è lui stesso a portarle avanti.
Penso che questa scelta "ambigua" (che tanto ambigua non è!) sia stata da una parte una scelta sentita, per cui non bisogna per forza etichettare sentimenti e relazioni, ma dall'altra è stata anche una posizione di marketing furba e paracula. Se l'anime fosse stato classificato come shonen ai fin dall'inizio, è probabile che molti non lo avrebbero neanche degnato di uno sguardo purtroppo. E io ne ho l'esempio vivente in casa: mia sorella infatti non guarda shonen ai (non è omofoba, ma gli anime di questo genere non sono mai stati per lei molto allettanti e come darle torto, visti i titoli che circolano?), eppure è stata proprio lei a dirmi di seguire YOI in diretta (cosa che io non volevo fare) perchè le piaceva la grafica e ne sentiva parlare ovunque. Alla fine è piaciuto anche a lei e non le sono dispiaciuti neanche i risvolti sentimentali, ma sono pronta a scommettere che se le avessi detto "Hey guardiamo questo shonen ai nuovo?" mi avrebbe tirato una pantofola.

Non c'è malizia nella mia ipotesi su questo argomento, perchè sono dell'idea che una buona strategia di marketing non debba per forza segnare il prodotto negativamente, e anzi sono contenta che YOI abbia abbattuto qualche barriera tra i generi, unendo (o almeno suggerendo di volerlo fare) lo spokon allo shonen ai/sentimentale, attingendo a ciò che gli serviva e non a ciò che si doveva fare a causa dell'etichetta affibiatagli, anche se un po' più di coraggio in più non avrebbe guastato, se dobbiamo andare sul "politico/sociale". Spero che in futuro si facciano sempre più passi avanti in questa direzione, (e non solo per lo shonen ai), per avvicinarsi all'ampiezza di possibilità offerta dai manga che, almeno per quella che è la mia esperienza, offrono un po' più di variabili.

Chiudendo questa parentesi, seguendo questa serie settimanalmente mi sono gasata tantissimo nel seguire le gare e le vicende dei personaggi manco fossi ai mondiali. Riflettendoci ora "a mente fredda", noto che ci sono alcuni elementi che però non mi hanno convinta: i personaggi secondari, pur avendo delle caratteristiche forti che li rendono immediatamente riconoscibili ed eccentrici, sono tutti poco approfonditi; lasciando i riflettori ai due Yuri e a Viktor. Anche nel loro caso, molti cambiamenti avvengono quasi implicitamente e gli unici personaggi in cui è più facile immedesimarsi sono i due Yuri, con le loro insicurezze (pur avendo un carattere opposto) e le loro ambizioni, mentre Viktor resta sempre un po' ambiguo nei suoi comportamenti ed è raro che ci vengano riportati i suoi pensieri in modo più schietto.  Mi è piaciuto il fatto che puntasse molto sullo sviluppo dell'autostima di Yuri anche per quanto riguarda il suo corpo che il ragazzo non aveva mai concepito come potenzialmente seducente. Di contro, a volte non capisce di cosa abbia bisogno il suo allievo per calmarsi nei momenti di ansia eccessiva (la famosa scena in garage ne è un esempio) e sarà lo stesso Yuri a indirizzarlo sulla strada giusta per essere il suo coach; diciamo che si aiutano a vicenda nelle loro nuove esperienze (Viktor non aveva mai insegnato a nessuno prima).



Avrei voluto vedere più allenamenti e qualcosa in più sul passato di Viktor, ma il tempo è quello che è e hanno preferito concentrarsi sulle gare pubbliche e sul presente. Non è detto che nella seconda stagione non vadano ad ampliare questi spunti.
Sono d'accordo...
anche perchè poteva finirti...
La tanto decantata grafica, davvero ammirevole nel primo episodio, pian piano va calando, probabilmente per questioni di budget, andando a valorizzare solo alcuni momenti, perdendo quindi la costanza. Resta sempre decente, ma non brillante come agli inizi. A volte si capisce come andrà a finire una gara dal modo in cui animano i pattinatori :P
L'opening è davvero molto molto bella sia per la musica che per il video elegante e fluido, mentre l'ending è meno memorabile ma comunque carina, soprattutto per il suo formato Instagram. L'ost è senza dubbio molto curata, anche se non sono andata in estasi per nessuno dei brani scelti per le coreografie, ma per una questione di gusto personale e non per scarsa qualità. Mia sorella va in giro canticchiando la canzone di King JJ, per dire...ò_ò 
...così ò__ò
Molta cura è anche riservata nella resa dei costumi di scena, anche se alcuni sono, hem...discutibili? Ma a quanto pare i costumi appariscenti non sono una novità nel mondo del pattinaggio artistico (i miei preferiti sono quello della gif più sotto, quello da "principe" di Pichit e quello con la giacca nera di Yuri).
Non manca il fanservice, anche con alcuni momenti di inquadrature ravvicinate alle natiche generatrici di facepalm imbarazzati e questo è l'unico elemento che ho trovato fastidioso dato che preferisco un fanservice un minimo più elegante, se proprio deve esserci. Altra fonte di imbarazzo è quel discorso sul Katsudon che...beh, almeno suscita ilarità xD
A parte questi elementi migliorabili e un ultimo episodio che mi ha lasciato un po' di amaro in bocca (per alcune battute di Yuri che mi sono sembrate un po' fuori dal suo personaggio e per un duetto conclusivo inserito senza contesto), YOI mi è piaciuta e aspetto con grande curiosità il seguito! Insomma, per me non è da 10 e lode, ma un 8 glielo darei, a livello di gradimento personale almeno! ^^ [EDIT: dopo un po' di tempo e dopo aver confrontato pareri, da un punto di vista più obiettivo forse si tratterebbe di un 7, considerati i limiti elencati, ma sapete che mi faccio prendere dall'entusiasmo :P] 



Per concludere: una serie che si lascia guardare tutta d'un fiato e che spinge a tifare per i propri pattinatori preferiti. La consiglio se state cercando uno spokon di breve durata che non ammorbi con partite interminabili o con una fisica che rasenta la fantascienza (sto guardando te Kuroko no Basket XD); ma anche  a chi cerca una serie sentimentale diversa dal solito in cui amore e sport stanno a braccetto.

venerdì 10 marzo 2017

Kyoukai no Kanata: una ragazzina a caccia di demoni

E' ormai da un paio di annetti che sono molto lenta nel recupero di serie anime e la cosa mi dispiace, anche perchè ho almeno una trentina di titoli segnati su MyAnimeList tra molto vecchi o recenti da recuperare ç_ç Ormai qualche mesetto fa così, su consiglio di un'amica, ho recuperato questo titolo di cui avevo sentito parlare ai tempi dell'uscita ma che non avevo tenuto molto in considerazione:

lunedì 6 marzo 2017

Ogni tanto guardo anche io dei telefilm: Eyewitness e Queer as Folk

Prima della la delusione di Vikings e quella di Penny Dreadful, ero riuscita a trovare due piccole serie niente male!

Phili (sx) e Lukas
Seguendo il suggerimento di Caroline, una delle mie spacciatrici di prim'ordine :P, ho recuperato la serie Eyewitness. Si tratta di un remake ammeregano del 2016 di una serie norvegese omonima del 2014 (è passato un po' troppo poco tempo per fare un remake o sbaglio? Si vede che in USA fare i sottotitoli non va proprio!). Sono 10 episodi totali di circa un'ora, 4 in più rispetto all'originale. Non avendo visto la versione norvegese però non so dirvi quante e quali differenze ci siano, ma a giudicare da qualche riassunto letto, gli eventi narrati dovrebbero essere più o meno quelli.
I testimoni a cui fa riferimento il titolo sono due ragazzi, Philip e Lukas che, imboscati in un capanno, si trovano ad assistere ad un omicidio. Il colpevole riesce a scappare e, da quel momento in poi, le vite dei due ragazzi saranno a rischio. La vicenda poliziesca è intrecciata con le vite personali dei personaggi principali, dato che i due non potranno rivelare per diversi episodi di essere stati testimoni del crimine perchè Lukas non vuole far sapere di essere gay, perchè ha una ragazza e teme di essere giudicato dal padre. Oltretutto, Philip è momentaneamente in affido allo sceriffo della cittadina, Helen Torrence, perchè sua madre è in fase di disintossicazione. 
La verità però verrà comunque a galla prima o poi...

giovedì 2 marzo 2017

Adventure and Trouble Diary

O meglio: quando mi dedico allo shoujo e pesco dal mazzo sbagliato XD
Adventure and Trouble Diary (o A Diary of Troublesome Adventures) è un manwha in 9 volumi di Yoo Ha Jin. Se il nome non vi è nuovo, forse il titolo BL Totally Captivated potrebbe far scattare qualcosa. Ebbene sì, è la stessa autrice! Ho letto questa serie praticamente spinta solo da questa motivazione, dato che Totally Captivated mi era piaciuto molto e anche il tratto dell'autrice non mi dispiaceva. Questa serie ("shoujo" al 100%- in coreano non si dice "shoujo", ma ho preferito usare questo termine per rendere più immediato il senso) invece è stata un po' come un giro sulle montagne russe...