giovedì 2 febbraio 2017

Aoi Bungaku - antologia letteraria

Eccoci qua con il primo post monotematico dopo tanto tempo! :)
Premetto che ho visto questa serie mesi fa e che i miei appunti per il post risalgono a quel periodo, ergo...probabilmente mi sono dimenticata alcuni dettagli (tipo nomi dei personaggi) e dovrei rivederla, ma non mi va di deprimermi altri 15 giorni. Insomma, non è una recensione professionale (come nessuna su questo blog). Grazie ad un gruppo Fb aperto da Aocchan in cui si era organizzato un gruppo di visione, conclusosi qualche giorno fa, mi è tornata voglia di parlarne. A proposito del gruppo, ecco il link, nel caso vogliate unirvi: Omoshiroi! . Non so quale sarà il prossimo titolo, ma nel caso di Aoi Bungaku abbiamo scelto per sondaggio.
Ora, chiudendo la premessa, andiamo alla ciccia!
Aoi Bungaku è una serie del 2009 (vi porto sempre novità fresche fresche u_ù) di 12 episodi con un format piuttosto particolare. Si tratta di una raccolta antologica di trasposizioni animate di classici della letteratura conteporanea giapponese. Requisito fondamentale per essere inseriti nella raccolta è quello di essere un autore con problemi e morto suicida.
Ogni episodio è preceduto da una breve introduzione live action, con quella che è la versione triste di Mucciaccia, che presenta l'autore e l'opera in poche parole.  Poi, prima che si alzi il sipario, ci saluta con un "perchè la letteratura...è blu". Questo deve farci intuire che ci deprimeremo abbestia, perchè il blu per i giapponesi è il colore della tristezza. Obiettivo della serie è, a parte l'ovvio intento divulgativo, anche quello di mostrare quanto l'animo umano emerga in queste opere in tutte le sue sfaccettature più oscure. 50 sfumature di blu. (menatemi!). Battute barbine a parte, non saltate le intro perchè sono molto interessanti!
Mi sembra importante ammettere la mia grave colpa prima di cominciare: non ho letto nessuno dei romanzi e dei racconti affrontati, quindi i miei commenti si basano solo sull'anime. Proprio per questo, però, penso di essere stata il tipo di pubblico ideale per questa serie.
Essendo un'antologia, non farò un discorso generico sulla serie ma sui singoli gruppi di puntate, anche perchè da titolo a titolo cambiano registi e character designers.

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La sequenza più lunga è la prima, con i 4 episodi dedicati a No Longer Human/Lo squalificato di Osamu Dazai, quindi non si inizia proprio in leggerezza. No Longer Human, infatti, ci racconta la graduale degenerazione di un uomo, trascinato in basso dalle sue paure, dalle sue ansie, dalla depressione, ma anche da fattori esterni quali cattive compagnie e da una società opprimente che sembra perseguitarlo anche nelle fasi più riservate della sua vita. Questa angoscia interiore viene rappresentata da un espediente grafico azzeccatissimo: un omino nero mostruoso che compare ovunque, come un'ombra. L'effetto è riuscito ad inquietarmi molto e trovo abbia reso bene lo stato del protagonista. Grande importanza la giocano anche i personaggi femminili, spesso troppo idealizzati dal protagonista, che si aggrappa a loro nella speranza di trovare complicità e salvezza. La visione di questi episodi porta a chiedersi quanto di mostruoso ci sia già nel personaggio e quanto invece dipenda dall'esterno. L'ombra che lo segue nasce dal suo interno oppure gli è stata affibiata dall'esterno e ormai è impossibile scindere le cause, perchè è un cane che si morde la coda?
Da un punto di vista tecnico abbiamo Takeshi Obata come character designer e penso sia riuscito bene nel suo lavoro, anche se come illustratore lo preferisco. L'animazione è buona ma non trascendetale, mentre la scelta dei colori l'ho trovata molto d'effetto. L'OST inizialmente sembra insignificante, ma con il tempo cresce addosso allo spettatore e non si può non ricordare con un pizzico di inquietudine.
Questa prima parte mi è proprio piaciuta, anche se mi ha lasciato addosso una sensazione di angoscia e tristezza per giorni (scordatevi il lieto fine dal minuto 1, ovviamente).
Leggerei il romanzo? Penso di sì, ma devo trovare il momento giusto. So che esiste una trasposizione manga di Furuya e per quanto mi piaccia questo mangaka, preferirei andare direttamente alla fonte ormai.

- Sotto la foresta di ciliegi in fiore (2 episodi), tratto da un romanzo di Ango Sakaguchi.
Questo è per me il tasto dolente della serie. Visivamente non è affatto male, con dei colori molto vivaci che spezzano con la cupezza delle puntate precedenti. La storia ci racconta di un brigante che vive tra le montagne con le sue mogli e che nutre una sorta di timore verso i ciliegi, soprattutto se in fiore. Un giorno, durante il rientro a casa, incontra una bellissima giovane e la rapisce per farla sua sposa. La donna, però, lo porterà a sterminare le altre mogli e verrà fuori che la bella fanciulla ha l'hobby di collezionare teste. Detta così, questa storia grottesca e folle sarebbe potuta anche venir fuori come un horror interessante. Ci sono degli elementi però che mi hanno lasciata troppo interdetta, come l'alternanza tra deformed comici e scene grottesche o le sequenze musical o i riferimenti anacronistici (il walkman). Esteticamente interessante, ma troppo fuori dalle righe per i miei gusti.
Il character design è di Tite Kubo, quindi niente male. Non seguo Bleach, ma ho sempre trovato molto figo l'aspetto dei suoi personaggi.
Leggerei il romanzo? Non credo...al massimo giusto per capire come certi elementi vengano resi su carta, ma penso sia quello che mi alletta di meno.

- Kokoro di Natsume Soseki è la terza storia, anche qui si tratta di una coppia di episodi,
anche se il secondo si potrebbe considerare come speculare al primo. In entrambi ci viene raccontata la storia di due amici, molto diversi tra loro ma anche molto uniti. Uno è uno studente di buona famiglia, mentre l'altro, chiamaro K., è di umili origini e si dedica a coltivare la sua vita spirituale tra un lavoro saltuario e l'altro. Il rapporto tra i due inizierà ad incrinarsi quando si interesseranno alla stessa ragazza. Se nel primo siamo guidati nella visione dal punto di vista dello studente, nel secondo la prospettiva è quella di K. A seconda della voce narrante, pur mantenendo un'aderenza ai fatti coerente, cambierà molto la nostra percezione della vicenda e dei personaggi.  Kokoro è un'indagine sul cuore umano e i suoi lati oscuri e mostra  come un desiderio, anche infantile, possa portare a sospettare di persone in cui avremmo riposto la più totale fiducia.
Anche questa coppia di episodi mi è piaciuta abbastanza, anche se non quanto No Longer Human o le storie successive. Al chara abbiamo di nuovo Takeshi Obata, ma sinceramente

non ero convintissima fosse lui sul momento. In questo caso, però, ho trovato il personaggio di K davvero troppo fuori scala rispetto alla media e questo gli dava un'aria grottesca davvero troppo fuori luogo, vista la normalità di tutto ciò che gli stava intorno. Fatto salvo questo elemento, l'animazione di questi due episodi mi è parsa più fluida di No Longer Human, con linee più sottili e colori vivaci ma più attenuati rispetto a Sotto i ciliegi.
Durante la visione però non potevo fare a meno di chiedermi: ma 'sta tipa è l'unica rimasta sulla superficie terrestre? Ecchecavolo!
Leggerei il romanzo? Non è tra quelli che mi attira di più, anche perchè ho altri titoli di Soseki che vorrei leggere prima, ma comunque gli darei una chance. In una classifica di gradimento diciamo che si pone a un pochino sopra la metà.

Ora andiamo a quelle che sono le storie che ho preferito in assoluto, ovvero:
- Corri, Melos! (2 episodi) con il chara di Takeshi Konomi, a me sconosciuto ma che ho molto apprezzato in questo ambito. 

Protagonista di questa vicenda è uno sceneggiatore teatrale su commissione che, un
giorno, riceve l'incarico di scrivere la sceneggiatura per il racconto "Corri, Melos!". Nel racconto, ambientato nell'antica Grecia, un ragazzo di nome Melos viene condannato a morte. Melos chiede però di ricevere un lascia passare per partecipare al matrimonio della sorella che si celebrerà in un villaggio vicino. Come garanzia del suo ritorno, il suo migliore amico si farà prendere in ostaggio. Melos manterrà il suo giuramento e salverà l'amico oppure scapperà?
Questa storia sembra far riemergere nella mente dello sceneggiatore dei ricordi dolorosi e tanto rancore verso una solida e ormai passata amicizia (o forse qualcosa di più?) e una promessa non mantenuta.
Da un punto di vista emotivo, "Corri, Melos!" è stata una delle storie più coinvolgenti e
anche strazianti, nonostante il finale sia meno cupo delle altre storie. Ci sono delle trovate grafiche molto belle da vedere, come il piccolo Melos che corre sulla scrivania dell'autore, o anche le scene nella mente-teatro del protagonista. Il chara è molto più corposo degli episodi precedenti secondo me e anche sui fondali è stato fatto un ottimo lavoro. Ho anche un buon ricordo di ost e doppiaggio.
Leggerei il romanzo? Non ho ben capito se in originale ci sia o meno questa cornice sulla vicenda dello sceneggiatore, ma a prescindere lo leggerei. Poi ho un debole per le storie sofferte di amicizie maschili quindi...I'll go down with this ship!

- Gli ultimi due episodi sono dedicati a due racconti di Ryunosuke Akutagawa. Si tratta
de Il filo del ragno che è forse uno dei racconti più conosciuti perchè viene citato in diversi manga (tipo Saint Young Men), e Visioni d'Inferno. Il filo del ragno racconta la storia, quasi una parabola, dello spietato ladro Kandata. Questi un giorno viene finalmente catturato dalle guardie dell'imperatore, ma proprio quando sta per essere preso, risparmia la vita a un ragno. Kandata viene condannato a morte e finisce all'inferno, ma proprio quando ormai sembra spacciato, dall'alto gli viene calato un filo di ragno, la sua unica possibilità di salvezza. Coglierà questa possibilità o anche questa volta uscirà il peggio dell'animo umano?
Visioni d'inferno invece ha per protagonista un artista e la sua amata figlia. Un giorno questi riceve un incarico dall'imperatore: dovrà dipingere il regno così com'è, per celebrarne

la grandezza. Più cercherà la realtà, però, e più l'artista dovrà affrontare l'amara verità che il regno che avrebbe dovuto celebrare sorge su cumuli di cadaveri e sofferenza. La sua ricerca lo porterà a conseguenze tragiche e non solo per lui. Sua figlia, infatti, sarà costretta a sacrificarsi per la sua arte "all'insegna della verità".
Apparentemente i due racconti non hanno alcun collegamento tra loro, ma la scelta di ambientarle nello stesso regno fantastico e due scene poste alla fine di ogni episodio hanno creato dei collegamenti eleganti ed evocativi, seppur mai invasivi. Sono più visionari dei precedenti e forse per questo si distinguono dal resto della serie. Li ho apprezzati particolarmente, anche se magari
l'animazione non era sempre al massimo delle possibilità. Anche in questo caso il chara è toccato a Tite Kubo, che ha creato un Kandata piuttosto "cool". 
Visioni d'Inferno, in particolre, mi ha colpita una volta relazionato alle critiche ricevute dall'autore per "mancanza di realismo" nella sua opera. Oltretutto viene detto che è anche l'ultimo racconto che scrisse, quindi penso si possa interpretare quasi come una provocazione. 
Leggerei i racconti? Assolutamente sì! Anzi, è uno dei titoli che più mi ha attirato e non vorrei leggere solo questi racconti, ma magari una raccolta completa dedicata a questo autore.

Per concludere: penso che Aoi Bungaku, pur soffrendo di qualche calo nell'animazione (forse poco danaro?), sia una piccola perla sia per contenuti che per intenti. Mi piacerebbe vedere altri progetti di questo genere (magari non solo in ambito nipponico), perchè credo sia un modo intelligente di avvicinare alla letteratura. Ho anche letto che dopo la serie sono state ristampate delle edizioni con un'illustrazione dei mangaka coinvolti in copertina, in modo da invogliare anche i loro fans ad acquistarle. Una bella trovata!
Lo consiglio sicuramente, anche se non è una visione leggera.

Le cover disegnate da Obata per Kokoro (a sinistra) e No Longer Human

6 commenti:

  1. Ciao! È bello a fine visione riuscire a stendere giù un bel commento complessivo, in modo da tirare le somme.
    Appena riesco, voglio pubblicare anch'io un post su Aoi Bungaku, magari, giusto per non fare articoli troppo simili, vedo se mi è possibile reperire ulteriori informazioni sugli originali e/o altre trasposizioni...

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    1. Sarebbe molto interessante! Anche perchè se non ricordo male alcuni romanzi tu li hai già letti, no? ^^

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    2. Purtroppo no. Ho letto solo la versione di Furuya de Lo Squalificato.
      Spero davvero di trovare il tempo per scrivere qualcosa (leggasi: spero che Riccardo dorma un po' di più durante il giorno e non voglia stare sempre attaccato alla sua mamma...).

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    3. Capisco :)
      Lo spero anche io, perchè sono proprio curiosa di approfondire questi titoli ^^ Un abbraccio (e una ninna nanna extra) al piccolino <3

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  2. Maddai che bell'idea! Mi unirei anche io, ma non mi piacciono le cose "vediamoci questa cosa per forza e con un limite di tempo" perchè potrei non rispettarlo e potrebbe non piacermi l'opera che viene scelta (anche tramite sondaggio).
    Per non parlare delle tante serie mie che mi si stanno accumulando XD

    Di No longer human ho il manga di Furuya^^ E mi era piaciuto tantissimo, ok la sceneggiatura non è sua pero' di suo ci ha messo l'ambientazione al presente e il risultato è davvero notevole.

    In ogni caso anche le altre opere trattate sembrano molto interessanti!

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    1. Anche io ero restia a partecipare a gruppi di lettura/visione per il tuo stesso motivo. Poi ho cominciato con un gruppo di Anne Rice e mi sono trovata molto bene con i ritmi (che erano piuttosto rilassati, tanto che a volte andavo avanti ma non facevo spoiler nei commenti) e perchè la discussione era molto pacata. Lo stesso vale per questo :) considera che guardiamo 2 episodi a settimana e se non si fa in tempo si può sempre commentare dopo o abbandonare la visione se il titolo non piace ^^

      Sicuramente conto di recuperare anche questa versione! Furuya poi è un autore con un suo stile molto personale, quindi sicuramente avrà reso la storia in modo incisivo.

      Sì e volendo si possono anche guardare solo quelle che interessano di più, visto che sono divise a gruppi ^^

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