domenica 29 giugno 2014

Tora to Ookami - La tigre e il Lupo

Quando mia sorella ha portato a casa questa serie e mi ha detto: "Sai che la protagonista scrive storie BL?" Mi sono detta che sarebbe stata una lettura divertente e, dato che l'altro manga che avevo letto della Kamio, ovvero Matsuri Special, non mi era dispiaciuto, gli ho dato una chance (e poi è solo di 6 volumi). Non me ne sono pentita del tutto, ma prima di commentarlo, ecco di cosa parla:

Mii, Ookami (capelli neri) e Tora
Mii Torisawa è una ragazzina che, come capita in molti shojo, sgobba come un mulo tra il liceo e la tavola calda di famiglia "Il Girasole". Nel tempo libero si dedica a scrivere fanfiction BL sul suo blog che vengono puntualmente lette dalla nonnina XD La sua fantasia viene stuzzicata quando al locale si presenta un ragazzo che ne porta sulle spalle un altro che sembra stare poco bene. Il primo si chiama Ookami ("lupo") ed è un tipo burbero e apparentemente arrogante, mentre l'amico si chiama Tora ("tigre") e sembra molto più gentile e simpatico, tanto da fare una carrellata di complimenti per la buonissima cucina della nonna di Mii. I due sembrano abbastanza intimi ed essendo due gran bei figliuoli fanno colpo, però...chi li rivedrà più? Sono solo due tizi di passaggio...
MA ovviamente siamo in uno shojo (diciamo pure che siamo in un manga), quindi a distanza di un paio di pagine da questo pensiero mezzo malinconico della protagonista... TA-DAAAN! Mii si ritrova i due baldi giovani ad insegnare nella sua scuola. Ookami sarà il suo professore di scienze, mentre Tora insegna arte in un'altra classe. Non stupisce che le studentesse sviluppino un improvviso amore per l'arte!( Ookami invece se lo filano in pochi perchè fa è antipatico.) Anche Mii si interessa sempre di più all'affascinante Tora, ma siamo sicuri che sia lui quello giusto per lei? Soprattutto perchè sembra avere un carattere un po' particolare (ah, questi artisti!)
I patemi di Mii non sono finiti però, perchè il suo Girasole è minacciato da una compagnia che vuole costruire su quel terreno dei nuovi locali (e quando mai?). Al tutto si aggiungono anche dei compagni che sono l'emblema della simpatia, un altro spasimante (Shishio, il "leone"), bulletti convertiti e la classica arpia che ha come hobby rovinare la vita altrui.

lunedì 23 giugno 2014

Compagni di Classe - Innamoriamoci seriamente, poco a poco...

Tra un libro universitario e l'altro, ogni tanto emergo per prendere aria qui sul blog! Dopo averlo osannato per così tanto tempo, non potevo esimermi dallo scrivere qualcosina su "Compagni di Classe", uno dei miei titoli BL preferiti! Quindi eccomi qua, per ricordarvi che questo volume, contrariamente a tutte le mie previsioni, è uscito anche qui da noi e che vale davvero la pena recuperarlo. Ricordo ancora quanto ho esultato quando ho saputo di questo annuncio *_*
"A boy met a boy
They were in the flush of youth. 
They were in love that felt like a dream, 
like sparkling soda pop."

A detta della stessa Asumiko Nakamura, autrice di questo gioiellino, la trama di questo manga è molto semplice (L'abc del Boys' Love) e racconta una storia d'amore come ce ne sono tante:
Sajou Rihito e Kusakabe Hikaru sono due compagni di classe che, caratterialmente ed esteticamente, non potrebbero essere più diversi. Rihito è l'emblema del ragazzino studioso: capelli in ordine, occhiali, sempre educato e riservato. Kusakabe, invece, ha una bionda chioma scompigliata, suona in una band, spigliato e frizzante. A rigor di logica, se non fossero compagni di classe, questi due non si sarebbero mai incontrati! La prima impressione che Kusakabe ha di Sajou, per di più, non è delle migliori: durante le prove per il festival della musica, Kusakabe si accorge che Sajou non sta cantando e, per questo, pensa sia un tantinello snob. Si renderà conto di essersi fatto un'idea del tutto errata quando, dopo averlo beccato ad esercitarsi da solo, verrà a sapere dal diretto interessato che durante le prove non stava cantando perchè aveva delle difficoltà di vista e non perchè pensava fosse un'attività stupida. D'impulso, come molto di quello che fa, Kusakabe si offrirà di aiutarlo con la canzone per il festival. E, galeotta fu la canzone, tra i due nascerà più di una semplice amicizia..."si innamoreranno seriamente, poco a poco."
 (Ammetto che questa frase mi manda in brodo di giuggiole, perchè le storie sui colpi di fulmine le trovo poco credibili il più delle volte.)

domenica 8 giugno 2014

Librerie, Teatro Greco, EtnaComics!

Si nota molto che non riuscivo a trovare un titolo decente per questo post-collage? °///° 

Librerie:
In questo periodo di latitanza, sono stata impegnatissima a smontare e rimontare la mia camera da letto (che divido con mia sorella). Dopo quasi venti anni di onorato servizio, i vecchi mobili cominciavano a reclamare il pensionamento e così, dopo mesi e mesi di ripensamenti, rimandi e peripezie varie siamo riusciti a rinnovare tutto. E con tutto intendo anche (e soprattuttamente!!) la libreria *__* *si prega di inserire musica da apparizione miracolosa a scelta*
Adesso il problema "spazio" si è notevolmente ridotto! 
Ecco qualche foto (perdonate la qualità: io e le foto non andiamo d'accordo!)
Le Erinni
Dopo aver sgobbato come muli per circa una settimana, questo week-end sono andata a Siracusa con tutta la famiglia e un'amica per assistere alle rappresentazioni classiche al teatro greco. Quest'anno, in onore del centenario dell'attività, è stato riproposto lo stesso ciclo di tragedie: L'Orestea (Agamennone, Coefore ed Eumenidi). Dato che, secondo il programma, ogni anno si mettono in scena solo due tragedie, Coefore ed Eumenidi sono state accorpate (senza alcun taglio, dato che sono abbastanza brevi anche per intero). Noi abbiamo assistito proprio a queste due. E' stato uno spettacolo davvero affascinante, come sempre, anche se questa volta il regista ha puntato moltissimo sugli effetti speciali, a volte un po' troppo cinematografici, secondo me. Di sicuro, però, hanno creato un'atmosfera molto particolare. Il sabato, invece, è stato il turno della commedia: Le Vespe. Adattare le commedie classiche, secondo me, è estremamente difficile. La satira di secoli e secoli fa è difficile che abbia effetto anche adesso quando è troppo specifica. Le scelte atte a "modernizzare" alcuni elementi, in questo caso, le ho trovate simpaticissime e azzeccate. C'era anche una sorta di secondo coro che suonava musica dal vivo, utilizzando i propri strumenti in modo molto creativo e divertente. Insomma...se avete la possibilità, almeno una volta dovete provare l'esperienza di andare a questi spettacoli *___* (a volte si beccano anche ciofeche ovviamente...dipende dalle annate).
Le foto qui presenti le ha scattate la nostra amica :)