martedì 22 aprile 2014

P.I.L. di Mari Yamazaki

Per una volta sono riuscita a recuperare una nuova uscita in tempi decenti =P 
Codeveronica è stata mia complice nell'acquisto "all'ultimo sangue", dato che abbiamo rischiato di rimanere appiedate perchè avevamo letto male il bollino dello sconto inesistente *coff coff*

Di solito evito il formato "graphic novel" (e anche l'espressione, in effetti) per una mera ragione di prezzo, ma davanti ad una storia firmata Mari Yamazaki non ho resistito. Il suo Thermae Romae mi è piaciuto tantissimo, quindi ho iniziato a leggere questo titolo con grandi aspettative. Aspettative che, fortunatamente, non sono state deluse!

PIL ruota attorno al rapporto tra Nanami, adolescente innamorata del punk (soprattutto i P.I.L da cui deriva il titolo del volume)  che sogna di andare a Londra, e suo nonno, banchiere in pensione che, a dispetto della sua precedente professione, ha le mani bucate. Più che avere le mani bucate...è proprio un caso patologico! Arriva anche a sottrarre i risparmi della nipote! Nonostante questo, è una persona molto buona (e per questo si fa abbindolare facilmente, soprattutto quando c'è una bella signora di mezzo!) e dalla mentalità aperta dato che ha vissuto per molto tempo in Inghilterra. 
Il perchè Nanami non veda l'ora di andarsene è evidente e, tutto sommato, non la si può biasimare quando ci viene mostrato il liceo cattolico privato che frequenta. Liceo in cui le suore hanno da ridire addirittura sulla lunghezza della frangetta! Per di più, a causa del vizio del nonnino, è sempre in cerca di qualche lavoretto per racimolare i soldi necessari per...qualsiasi cosa. Dopo l'ennesima ramanzina sulla frangetta troppo lunga, Nanami decide che non ha bisogno di "una bella cornice per il suo viso" e si rasa i capelli a zero. Il nonnino non la prenderà bene sul momento, ma deve anche fare i conti con il suo stesso comportamento sconsiderato nei confronti della nipote. Insomma...tra i due non si capisce chi si prenda cura di chi. 

Tra cotte per il ragazzo sbagliato, esperienze lavorative deludenti e musica punk, i due riusciranno a comprendersi ed appoggiarsi al meglio.
Riuscirà Nanami ad andare a Londra e realizzare il suo sogno?


La lettura di questo volume è stata davvero piacevole. La Yamazaki ha di nuovo centrato il bersaglio grazie alla simpatia e semplicità che l'hanno caratterizzata in Thermae Romae.
I personaggi sono pochissimi, ma tutti  plausibili, anche il nonnino sopra le righe. A quanto pare questa mangaka ha una passione per questo tipo di personaggi: i nonnini-Rambo!
Nanami è una ragazza che, pur avendo un sogno difficile da raggiungere, non si da per vinta e ha già capito quali sono per lei le cose importanti e per queste non la spaventa mandare all'aria la sua carriera scolastica. Non le manca un pizzico di incoscienza, ma sa rimettersi in riga da sola in quanto ragazza con la testa sulle spalle, dato che deve sempre occuparsi di tutto.
Personaggio degno di nota è anche l'assistente del giardiniere. Compare solo negli ultimi capitoli, ma mi ha fatto una grande simpatia per il suo essere un po' chioccia e un po' "uomo del mistero".
Mi sono piaciute particolarmente le due scene in cui a Nanami vengono dati i soldi dal suo collega raccoglitore di carta per aiutarla a studiare e l'ombrello dall'operaio. Sono momenti di profonda gentilezza, totalmente disinteressata, che non possono non far sorridere *_*

Graficamente parlando, il tratto è morbido e abbastanza realistico. I fondali sono  meno curati di quelli di Thermae Romae (che giocava moltissimo sull'ambientazione), ma la cosa non pesa affatto, visto che si parla di uno slice of life. 

 Per concludere: un volume consigliato al 100% (anche se non ne capite nulla di musica punk come me :P) a tutti i tipi di lettori. Non è troppo lungo da annoiare chi ama l'azione, nè troppo stucchevole o lento per chi non ama gli slice of life o le storie di introspezione pura. Questa è la semplice storia di una ragazzina con un sogno da realizzare e un nonno bislacco ma dal cuore d'oro. Quasi quasi, la si potrebbe definire una favola moderna, ma non vorrei sembrare esagerata.
L'unico elemento che mi ha lasciata un po' con l'amaro in bocca è che mi sarebbe piaciuto sapere qualcosa in più sulla vita del nonno di Nanami e della sua "Mary"! Che la Yamazaki ci regali un capitoletto extra in futuro come intende fare per Thermae Romae? Ne dubito, ma mi piacerebbe!

L'edizione Rizzoli è veramente ben fatta (visto il prezzo non doveva essere altrimenti *coff coff*), molto grande e con le pagine doppie e bianche. La lettura è alla occidentale. Molto simpatico il messaggio dell'autrice a fine volume in cui fa un suo autoritratto in versione adolescente. Questa donna è davvero sui generis! Proprio come i suoi nonnini...!

7 commenti:

  1. lo avrò prima o poi anche io >_< sigh, è un periodo di magra ;_;

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    1. Ti capisco çAç però, se guardiamo il lato pieno del bicchiere, se aspetti poi c'è la possibilità di trovare qualche buona offerta ;)

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  2. Io l'ho letto ma non mi ha esaltata. Forse avevo delle aspettative troppo elevate ma ho trovato la protagonista poco interessante e il nonnino adatto al massimo ad una storia breve di Rumiko Takahashi.
    Non che sia brutta come storia, ma non mi ha coinvolta al 100% (e infatti ne volevo scrivere una recensione ma ho sempre difficoltà a parlare delle serie che mi lasciano "mhe") >__<

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    1. Invece Aca secondo me dovresti proprio scriverla cosi dai un punto di vista differente per quelle serie che sono "nazional popolari" LOL non è che a tutti puo' piacere tutto senno' sai che noia xD

      La recensione è bellissima complimenti *__* hai fatto davvero un ottimo lavoro :3 io ho adorato il nonno anche se non ai livelli del nonno di "Thermae" ma è anche vero che il nonno di "Thermae" aveva piu' spazio. Mi ha fatto morire quando stava per essere sfruttato da quella donna, che avrei preso a mazzate.
      La storia mi è piaciuta moltissimo forse ha influenzato il fatto che adoro gli anni '80 e la storia è ambientata nel 83 se non erro ;)

      Ottimo lavoro, lettura stra consigliata ^_^ Certo se proprio devo trovare un difetto, direi che la Lizard poteva fare un formato piu' piccolo e abbassare il prezzo cosi' magari tante persone potevano avvicinarsi piu' "facilmente".

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    2. @Acalia: ho trovato questo volume gradevole ma, se dovessi scegliere, opterei sicuramente per Thermae Romae :P
      Per quanto mi riguarda, è anche il formato che trae molto in inganno... vedendomi davanti questo gran volumone, avevo immaginato anche io qualcosa di più articolato e "profondo" (cose che questa storia non è, per quanto mi sia piaciuta), invece se mi trovo in mano un volumetto nel formato fumetto tradizionale mi accontento più facilmente se trovo una storia leggera.
      Però questa casa editrice fa solo questi formati mi sembra di capire, quindi pazienza...Se proprio devo fare la figura della spilorcia...una storia di questo tipo mi è un po' pesato pagarla 16 euro :/
      Qualcuno mi prenderà per eretica, ma è come aver pagato un volumetto della Takanaga (tipo Liberty Liberty) a 16 euro. Faccio questo paragone perchè PIL, sul livello di puro intrattenimento, almeno per me, è sul loro stesso piano. (Specifico, per evitarmi pomodori da chi detesta la Takanaga, che non parlo di somiglianze nei contenuti, ma del "legame" che si è creato tra me e la storia). Ovvero, mi piacciono e li consiglio, ma non li considero tra i miei preferiti in assoluto.

      @Caroline: Sono d'accordo! :) Anche se capisco che quando un titolo risulta un po' insipido, scriverci su viene difficile. Paradossalmente, le stroncature vengono meglio XD

      Grazie mille per i complmenti *//*
      Come ho scritto su ad Acalia, concordo per questo fatto del prezzo...

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  3. Anch'io sono rimasta soddisfatta di questo "PIL", al momento unica opera della Yamazaki che ho letto.
    E' una lettura piacevole e poco impegnativa, che ha il suo punto di forza in una buona caratterizzazione dei personaggi.

    Ciononostante, capisco bene il commento di Acalia: probabilmente se la storia avesse avuto uno sviluppo più lungo avrebbe potuto o esplicitare le sue potenzialità o mostrare i propri limiti, e rendere in questo modo più facile un giudizio.
    In un certo senso si rimane un po' in bilico, come se il volume fosse un buon introduttivo, a cui sarebbe poi dovuto seguire, pero, il "vero" fulcro della storia; come già hai evidenziato, si rimane un po' in sospeso: cosa ne sarà dei nostri a Londra? E il giardiniere?

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    1. Se questo ti è piaciuto, ti suggerisco Thermae Romae :) sono due tipi di storie molto diversi, ma in entrambe emergono le stesse qualità di questa autrice. Come genere preferisco Thermae Romae, ma anche questo non mi dispiace.

      Sono d'accordo su questo, perchè l'autrice non ha risposto alla domanda iniziale dell'amica di Nanami, ovvero: "Chissà che cosa starà facendo, adesso?".
      Secondo me non sarebbe guastato un altro capitolo conclusivo...però anche questo finale aperto ha un suo perchè...tutto sommato, non è detto che l'autrice in futuro non scriva un seguito :)

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