sabato 2 novembre 2013

L'Attacco dei Giganti ( aka l'anime dalle opening ganzissime)

Con un leggero ritardo rispetto all'uscita in Giappone della serie, ho recuperato l'anime "Shingeki no Kyojin - L'attacco dei giganti" basato sul manga omonimo e che non ho letto, per cui i miei commenti sono unicamente relativi alla serie animata.
Questa è composta di 25 episodi. Ma ci metto la mano sul fuoco che l'anno prossimo faranno la seconda stagione dato l'enorme successo e gli interrogativi lasciati irrisolti in questa serie.
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La trama la conosco anche i muri ormai:
Siamo nell'anno 845 e quel che resta dell'umanità è costretta a vivere entro delle "gabbie chiamate mura". L'ambientazione è una sorta di cittadella medievale steampunk circondata da tre ordini di mura dalle origini misteriose e che hanno nomi di donna. Perchè gli umani vivono confinati lì dentro? Perchè il resto del "fuori" è invaso da giganti di svariate grandezze che divorano gli esseri umani e la cui origine è totalmente oscura.
Il nostro protagonista, Eren Jaeger, è il classico protagonista shonen. Iniziamente è molto emotivo e rasenta l'insopportabile. Ha anche la fissazione di voler entrare nell'Armata Ricognitiva, che si occupa di esplorare la parte esterna alle mura per scoprire di più sui giganti. Credo sia il protagonista più picchiato della storia °° In quasi ogni episodio riceve almeno un pugno. Poi migliora e riceve il suo bel power up [SPOILER] trasformandosi in gigante [FINE SPOILER]. A fargli da supporto, e che supporto, dato che da solo sarebbe morto già nel primo episodio, ci sono Mikasa (una ragazza fortissima nel combattimento e anche abbastanza spietata, particolarmente legata ad Eren...non so se mi sono spiegata) e Armin. Armin è il tipico "deboluccio" della situazione all'inizio, ma quando gli fanno scoprire che ha un cervello che funziona meglio di quello degli altri non ci penserà due volte a darsi da fare e paraculerà gli altri personaggi a ripetizione. In genere negli shonen possiamo trovare l'amico figo e quella deboluccia ma intelligente. Qui abbiamo l'amica figa e l'amico deboluccio ma intelligente.

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Nei primi episodi, un prologo, i tre personaggi principali sono ancora bambini e assistono ad un evento terribile per l'umanità: un Gigante Colossale, molto più alto dei soliti giganti, riesce a superare le mura in altezza e ad aprire una breccia insieme ad un altro Gigante, detto il Corazzato. La città viene invasa dagli altri giganti e ne consegue una strage, in cui perde la vita anche la madre di Eren che viene divorata davanti ai suoi occhi.

Da qui abbiamo un salto temporale che ci porta ad Eren&co. arruolati nell'esercito. I ragazzi fanno conoscenza con altri personaggi tra cui Annie, una ragazza molto misteriosa, cinica e abile nel combattimento; Jean (il mio preferito!) che vorrebbe entrare nella gendarmeria per fare una vita comoda ma si ritroverà a fare tutt'altro spinto dal suo senso del dovere e dal legame stretto con Marco, un ragazzo molto dolce (**) che tirerà fuori le buone qualità di Jean [SPOILER] per poi fare una fine anonima e atroce...ç.ç...e io che li shippavo! [FINE SPOILER]. C'è anche Sasha, una ragazza campagnola che pensa solo a mangiare ed è un po' tonta, ma guadagna in simpatia...e non è che sia proprio un personaggio importante in verità.
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Ogni personaggio ha un modo diverso di affrontare la vita militare e la questione dei giganti, soprattutto perchè c'è chi ha assistito all'invasione come Eren&co. e chi invece non ha mai visto le misteriose creature nemmeno di striscio.
Nell'esercito spiccano altre due personalità:
-Erwin, comandante del corpo di ricerca. Viene definito come un uomo che ha sacrificato la sua umanità per combattere contro la mostruosità dei giganti.
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- Rivaille, il caporal maggiore del corpo di ricerca. Uomo silenzioso e abilissimo. Sembra distaccato ma in realtà si capisce che ha molto a cuore la sua squadra.
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Più passa il tempo e più si accumulano misteri: com'è possibile che [SPOILER] ci siano umani che possono trasformarsi in giganti?[FINE SPOILER], che cosa ha nascosto il padre di Eren nella loro cantina di così importante? Chi ha costruito le mura? Da dove vengono i giganti?
Ci sono possibilità che l'umanità riesca a riconquistare la propria libertà? La ricerca di quest'ultima, insieme alla curiosità verso il "fuori" è una delle colonne portanti della serie ed è un argomento che mi piace molto. E' anche ciò che spingeva Eren ed Armin a voler far parte del Corpo di Ricognizione. Eren poi lascerà più spazio al suo desiderio di vendetta, ma grazie ad Armin comprende che non è solo questo a muoverlo.
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La serie non da molte risposte in proposito, dato che il manga è ancora in corso. Ma la prima stagione non mi ha lasciata insoddisfatta da questo punto di vista perchè me lo aspettavo.

Una cosa che mi ha un po' delusa in questo anime è che parte con un buon ritmo per poi perdersi nella lentezza e ridondanza della seconda parte [SPOILER] quella del gigante femmina [FINE SPOILER]. Passano un intero episodio a correre a cavallo e inviarsi ordini @.@ queste parti sono state abbastanza pesantucce.
Il messaggio di fondo della prima stagione (che ripetono spesso) è che "per combattere i mostruosi giganti bisogna sacrificare qualcosa, ovvero la propria umanità". E' chiaro, però, che il vero messaggio non è questo a giudicare dall'episodio conclusivo in cui Jean (bellodimamma *ç*) mette in dubbio questa idelogia e, inconsciamente, lo stesso Eren lo fa.
[SPOILER GROSSO QUANTO UNA CASA] Ci scommetto il cappello che quel singolo attimo di pietà che ha concesso a Annie e che le ha permesso di cristallizzarsi sarà fondamentale per la conclusione della serie [FINE SPOILER].

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[Sì, Eren...ci stiamo credendo...]

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[Ecco...appunto...]

In Shingeki no Kyojin, quindi, ritroviamo i classici elementi shonen: la crescita del protagonista (preferibilmente orfano, emotivamente instabile, con power up problematico ma con degli occhioni da psicopatico adorabili <3), la lotta tra umanità e bestialità (che non sono due elementi nettamente separati) che caratterizza non solo gli shonen in vero, il gruppo di amici/commilitoni del protagonista che lo sostiene, una quasi impercettibile love story, passati angst e tante mazzate. Il tutto condito da una spruzzatina di horror.
Questo anime gode del supporto di una splendida colonna sonora (ho adorato entrambe le opening), ottimi doppiatori (quello di Eren è davvero...una bomba D:), animazioni e disegni sopra la media (secondo il mio gusto personale).
Probabilmente molti si aspettavano elementi più originali e ne sono rimasti delusi. Secondo me di vertamente originale c'è l'ambientazione e l'organizzazione generale, con tutte le attrezzature particolari. Voglio quella per il movimento tridimensionale, grazie! :P Spiderman gli fa un baffo u.u
Per il resto gli elementi sono quelli classici. Gli shonen mi piacciono quando non sono solo mazzate e questo è il caso. Avrebbero dovuto lavorare di più con la caratterizzazione dei personaggi secondari, ma credo non abbiano voluto strafare a manga ancora in corso. Il problema di Shingeki sta solo qui secondo me: hanno iniziato troppo presto con l'anime e quando hanno raggiunto il numero dei capitoli hanno iniziato a perdere tempo per non inventarsi boiate.
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Faccia sconvolta/psicopatica...in molti ce l'hanno in questa serie. Eren compreso!
Ultimi appunti...
- mi spiegate dove sta tutta questa figaggine di Rivaille?! L'unica scena che mi è piaciuta è stata quella in cui ha cercato di tirar su di morale uno dei suoi uomini. Per il resto, pur essendo fortissimo, non si è mosso più di tanto. Capisco il non volersi mettere in mostra...però!
Magari ha un doppiatore famoso...mah!  A me i personaggi "cool" come lui piacciono, ma non mi ha trasmesso granchè.
- Credo sia l'anime che abbia vinto il guinnes del "Che è successo?!" Lo dicono in ogni episodio!

In breve: A me è piaciuto abbastanza! Questa serie la consiglierei agli amanti degli shonen "epici" (perchè in Shingeki tutto viene reso abbastanza epico da colonna sonora, inquadrature, voci, etc...) con una buona dose di tragedia (ne muoiono a secchiate!). Non vi aspettate intere puntate d'azione. Anzi, molte sono abbastanza introspettive. Anche se a volte quest'ultima mi sembrava solo una mossa atta a prendere tempo. Le scene più movimentate comunque ci sono e non deluderanno! Devo dire che gli scontri tra [SPOILERISSIMISSIMISSIMO] Eren gigante e la gigante femmina mi sono piaciuti molto, con tutti quei versi agghiaccianti [FINE SPOILER].

Vi lascio con la seconda opening:

e la seconda ending in cui una noce, rotolando giù per una strada, ricorda le movenze del movimento tridimensionale (io c'ho visto questo almeno...ma può essere che sia frutto di LSD!)

4 commenti:

  1. A chi può piacere e a chi no? Intanto, secondo me, bisogna approcciarsi all'opera per quello che è, senza lasciarsi condizionare dalle voci che lo vogliono il manga migliore, il più bello del momento...è uno shounen che si discosta dai canoni del genere ma non certo il capolavoro del secolo. Partendo da questo presupposto, può piacere, ovviamente, agli amanti degli shounen, a chi non disdegna atmosfere cupe e disperate, a chi sopporta splatter e una leggera vena di violenza che, secondo me, viene, però, temperata dalla...differenza di proporzioni tra umani e giganti il che rende tutto meno "forte".

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  2. Wow, grazie per il bellissimo commento e per il contributo riguardo il manga ^^

    Sì nemmeno io amo gli shonen in cui tutto si basa sulle mazzate e preferisco dei personaggi ben costruiti, quindi capisco bene cosa intendi :) e anche io sono dell'idea che, prima di cantare vittoria, è il caso di aspettare la fine del manga. Dopotutto molti autori si sono rovinati con le loro mani o con quelle della casa editrice, pur partendo da ottime premesse.
    Non ho mai sfogliato il manga, ma sapevo che graficamente non è ritenuto il massimo. Mi ricorda Trigun da questo punto di vista. Adoro la storia ma il disegno è...un casino. Eppure l'autore è bravo a gestire tutto il resto, quindi cattura l'attenzione con altri elementi e a lungo andare, quel disegno acerbo comincia a piacere perchè magari ci sta anche con il contenuto "grottesco" della serie.
    La visione dell'umanità data in Shingeki è, come dici tu, molto cruda e realistica. La paura è uno degli argomenti principali, paura spesso per l'ignoto, dato che molti personaggi i giganti non li hanno nemmeno visti. E' in questo caso che Shingeki diventa una serie corale.
    Per non parlare poi della "chiusura" della città che mi ha ricordato la chiusura dello stesso Giappone nel corso della storia, chiusura voluta da loro stessi. Questo è un tema che viene spesso ripreso nei manga, anche in modo totalmente inconsapevole (come penso sia il caso di Shingeki).

    Riguardo al riferimento ai mecha, come darti torto! ^^
    Dopotutto con i manga (e non solo) vige esattamente lo stesso discorso che riguarda le favole, le storie tradizionali e soprattutto quelle per ragazzi. Gira e rigira parlano delle stesse cose, ma chi legge/guarda è talmente legato a quei temi che sono poi quelli cardine della civiltà e della cultura e non può fare altro che rimanerne affascinato. Si parla di denominatori comuni e universali. Per questo penso che, continuando così, Shingeki potrebbe diventare un buon "classico"^^ sempre che l'autore non riservi qualche brutto scherzetto andando avanti! :/

    Ps: riguardo ai "bordi spessi" dell'anime, lo avevo notato anche io e la cosa non mi esaltava. Ma non è una situazione costante, è più evidente solo in alcune scene^^

    PPs: scusa se c'è qualche passaggio un po' sconclusionato, ma l'ho scritto di corsa >.<

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  3. LE MURAAAAAAA!!! Le protagoniste più cazzute che abbia mai visto!!! :D :D :D

    *Si da una mazzata in testa da sola*

    [SPOILER]

    No, volendo fare un commento serio...secondo me (parere opinabilissimo!) il problema di questo shonen...sta nel fatto che è uno shonen!
    Cioè, un tipo di storia del genere, per essere sviluppata nel pieno delle possibilità, avrebbe dovuto come minimo essere pubblicata come seinen. Purtroppo il genere shonen per come viene comunemente (fra)inteso, è un genere rivolto ai ragazzi e come tale impone dei limiti non indifferenti.
    Ecco quindi che compare il protagonista anonimo che si ritrova piombati dal cielo (o forse no, è da chiarire) poteroni enormi che nemmeno sa gestire (tra l'altro, l'espediente usato per trasformarsi, ossia mordersi un dito, è una cosa stravista a profusione, Naruto & Rufy...anyone?!) e quindi si rendono necessari tutti i comprimari del caso, inevitabilmente più fighi, ma destinati a un ruolo macchiettistico di mero supporto.
    E poi naturalmente il tutto dev'essere volto all'insegna del combattimento, se non ci sono combattimenti ogni 3x2 capitoli, che shonen è?! Io, ad essere sincera, in questo manga sono molto più interessata al back ground che agli sfracelli tra giganti (ovvero, chi sono questi giganti? che particolarità hanno? Da dove vengono? Chi siamo? Cosa facciamo? Dove andiamo??), ma, per carità, sia mai! Appena compare una puntata un po' più esplicativa (che qualche chiarimento mica farebbe schifo! XD) tutti giù a cristonare e inveire che "Noooooo!! Che lentooooo!! Vogliamo azioneee 1111!!!111!" -.-
    Insomma, se fosse passato su una rivista seinen, secondo me ne avrebbe giovato, avendo la possibilità di essere gestito con più calma, cercando di sfuggire agli stereotipi del shonen-caso e approfondendo di più.

    Con tutto questo...a me è piaciuto!
    Perché comunque, pur rimanendo nell'ambito shonen, l'autore ha dato (cercato di dare) una sua visione particolare e originale del caso; io ho apprezzato a mille il fatto che il tutto non si sia risolto come al solito nell'inevitabile protagonista super-dotato VS Mondo Intero, ma che piuttosto si sia cercato di risolvere la cosa come un problema più su larga scala. Del tipo, guarda che i giganti non sono il male peggiore, c'è qualcosa di infinitamente più grave, guardati un po' gli amici che hai alle spalle...!! E alla fine si risolve in una particolare caccia del gatto al topo, contro quella manciata di persone che per qualche motivo non sopporta il genere umano e ha tutte le possibilità, ahinoi, di schiacciarlo.
    Buona anche la coerenza dell'autore, che invece di far evolvere il protagonista a improbabili livelli di forza superiore, lo fa restare, sostanzialmente, simile al se stesso umano. Imbranato era e tale rimane anche da gigante, cioè il tipo non riesce nemmeno quasi mai a trasformarsi nel momento opportuno, se non fosse per gli amicicicci a quest'ora sarebbe A) nello stomaco di un gigante B) sepolto sotto un cumulo di macerie. Ma ciò lo rende inaspettatamente molto più "umano" di qualsiasi altro protagonista shonen dell'ultimo decennio, punto per lui!

    Ad ogni modo, le premesse ci sono per tirarne fuori comunque qualcosa di positivo e più che sufficiente, l'autore mi pare che abbia dichiarato in una recente intervista che prevede di terminarlo entro i 20 volumi, a Dicembre esce il numero 12, in 8 volumi rimanenti non dovrebbe avere abbastanza spazio da combinare castronerie madornali (a patto che si mantenga su questa strada...e poi dopo passa ai seinen, sensei, te ne prego!! XD)

    Nel complesso:
    Manga: voto 8.
    Anime: voto 9 (perché l'animazione è bestiale e l'OST trascende l'umana comprensione

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  4. Chissà se il loro parto andrà a buon fine °A° dopotutto alla fine "si vede la testaaa" *tipica frase da parto* X°D

    Tornando serie,
    sono d'accordo con te! Anche io spesso ho pensato "cacchio, questa serie vorrebbe essere un seinen". Si sente proprio la spinta del "vorrei diventare un seinen" ma per motivi X (tra cui anche economici e legati al tipo di rivista su cui è pubblicato suppongo) si sta "autolimitando".
    A me le serie incentrate troppo sull'azione a lungo andare mi stufano, quindi sono contentissima che ci siano anche parti introspettive, strategiche o riflessive. Però SnK non è lento tanto per questo, quanto perchè arrivato ad un certo punto (la parte della gigantessa per esempio) i personaggi si trovano a pensare/dire sempre le stesse cose. Probabilmente gli sceneggiatori dovevano "prendere tempo" per far rientrare la puntata nel tot di minuti disponibili. Anche i riassunti iniziali mi sono sembrati fin troppo lunghi :/ tra questi e la sigla si perdevano circa 5 minuti di puntata...

    Riguardo ad Eren, anche qui sono d'accordo con te! XD Come protagonista non mi è dispiaciuto e, soprattutto, mi è piaciuto come hanno messo in risalto la sua "animalità" di umano che ha cominciato a trasformarsi in gigante (corre abbastanza scomposto a volte, per dirne una) contro Annie che invece ha piena padronanza del suo corpo. Penso anche che per la mentalità giapponese (e non solo) l'uomo sia considerato più "animalesco" della donna. Ho trovato più maschietti con alter ego mostruosi e animaleschi rispetto ai personaggi femminili e non solo negli shonen. Okey, sto divagando inutilmente XD

    Spero davvero che l'autore mantenga più o meno la sua promessa (o 20 o 25 non cambia tantissimo, basta che non me ne sforna 50!). Così ho più possibilità di recuperare il manga :P e lui ha meno possibilità di autodistruggersi con il troppo brodo XD

    D'accordissimo per l'animazione e soprattutto l'OST *^*

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